tour 2022
"La via del lupo"

Monti Sibillini
7-10 luglio 2022


PARTENZA - 1° TAPPA

Partenza in salita attraverso la parte vecchia di Visso purtroppo devastata dal sisma del 2016 e per la maggior parte del tutto abbandonata. Le case sostenute da puntelli in legno oppure ingabbiate con tiranti di acciaio affinché il trascorrere del tempo non inferisca ulteriormente sulle ferite del terremoto, faceva assumere al paese, circondato dal silenzio, un’aria spettrale. 

Dopo il primo smarrimento, il gruppo ha cominciato ad inerpicarsi prima sulle strade asfaltate dell’Appennino e poi sulle strade sterrate in direzione lago di Fiastra. Il sentiero del grande anello dei monti Sibillini ha subito messo tutti a dura prova in quanto letteralmente impedalabile. Le bici sono state spinte lungo i boschi per quasi un’ora prima di arrivare su una bellissima sterrata in salita verso la cima Coppi della tappa situata a quota 1600 metri, dove il gruppo ha fatto una pausa spuntino in un rifugio ormai in disuso.

A questo punto una discesa infinita su strada bianca di oltre 10 chilometri, ha letteralmente gettato i ciclisti nel bellissimo lago di Fiastra, dove finalmente hanno assaporato una meritata birra fresca dopo una giornata intera sotto il sole cocente a temperature sempre abbondantemente sopra i 30 gradi.




2° TAPPA

Seconda tappa portata a termine con oltre 60 chilometri percorsi e 1700 metri di dislivello. Partiti dal lago di Fiastra di buon’ora dopo una notte tormentata dal maltempo i ciclisti porcaresi hanno subito capito che la giornata sarebbe stata molto diversa dal giorno precedente a livello di temperature; i temporali della notte avevano abbassato la temperatura di oltre 15 gradi costringendo tutti a portare negli zaini dotazioni quasi invernali.  La prima lunga salita ha portato al paesino di Pintura dove un caminetto acceso in un ristoro ha riscaldato tutti insieme con caffè e tè caldi serviti dalla simpatica Giovanna. E poi ancora su verso Garulla Superiore ad Amandola, un piccolo borgo dove i ciclisti hanno assaporato le delizie di Nonnu Luí, una azienda agricola che produce squisiti formaggi di capra ma dove hanno assaggiato affettati e vini locali. Il loro locale completamente ristrutturato dopo il sisma merita sicuramente una sosta vista anche la gentilezza e la disponibilità di Ilaria, la proprietaria. Completata la discesa verso Amandola la comitiva ha scalato la lunga salita verso Montemonaco prima di arrivare all’arrivo della tappa nella frazione di Tofa


3° TAPPA

Oggi (9 luglio) partenza dalla località Le Tofe nei pressi di Montemonaco dove il gruppo ha avuto due nuovi arrivi. quello di Diego e di Matteo riunitisi la sera precedente. La salita dura con 500 metri di dislivello su sentiero nel bosco ha messo subito tutti a dura prova fino a monte Propezzano, altitudine 1016. Sempre su sentiero molto ripido su strada bianca il gruppo ha proseguito verso Monte Oialona fino al paese di Castro. Temperatura fresca con 18 gradi molto ventosi. Altra salita lunga 6 chilometri, la seconda della giornata, ha portato dalla quota di 800 ma a 1300 mettri dove è stata fatta la prima sosta per uno spuntino.

Discesa tecnica molto bella nel bosco fino alla strada provinciale Forca di Presta e risalita fino al rifugio Mezzo Litro. Qui una parte del gruppo ha deciso di affrontare gli ultimi tre chilometri per arrivare alla Forca di Presta, luogo bellissimo e molto panoramico, meta anche di moltissimi motociclisti.

Arrivati in vetta Franco, Giorgio, Fabio, Gianluca, Daniele e Giovanni per ritornare al rifugio hanno deciso di farlo attraverso un ripido sentiero in contropendenza praticato soltanto a piedi. Percorso difficile ma stupendo come stupenda è stata tutta l’ennesima giornata di tour passata tutti assieme.

In totale 40 chilometri e 1400 metri di dislivello.



4° TAPPA E TERMINE TOUR

La partenza dal rifugio Mezzo Litro in prossimità della Forca di Presta è avvenuta di buon’ora per fare in modo di concludere la tappa in orario consono per il ritorno. In partenza il Moro reduce dalla fatica del giorno precedente, ha dimenticato le gambe nella legnaia e a stento è riuscito a ripartire nel gelo della mattina. Raggiunto il belvedere superata la Forca di Presta il gruppo, attraverso sentieri spettacolari in saliscendi, ha aggirato completamente il monte Vettore dirigendosi verso la conca che sottostà a Castelluccio di Norcia.

Il panorama della conca vista dall’alto è una vera e propria meraviglia come dimostrano le centinaia di turisti, di bus e di moto che hanno incontrato a fotografare le fioriture delle lenticchie.

Sosta a Castelluccio per un panino con affettati locali e birra artigianale e poi ultima salita verso la forca di Gualdo dove si trova la chiesetta della chiesetta di Santa Maria dell’icona.

È stata questa l’ultima fatica del gruppo dopo di che una infinita discesa di 18 chilometri ha concluso in bellezza il ventiduesimo tour del team porcarese in luoghi martoriati dal terremoto e purtroppo ancora poco conosciuti ma di una bellezza mozzafiato.