Ultrapuane by Emiliano Galli

Il concetto di bici per me e’ sempre stato un qualcosa che esula dalle competizioni di gruppo, e’ sinonimo di liberta’, di ricerca interiore, un mondo mistico dove la mente immersa nella natura “gira” insieme alle ruote. Che sia MTB o BDC l’importante e’ macinare km, dislivello, sia di giorno che di notte, col sole o con la pioggia e godersi in pieno le belle sensazioni che ti regala. Amo la salita, la fatica, anche se non sono un fisico da scalatore data la mia stazza, e’ sempre un banco di prova, piu’ e’ tosta, piu’ ti tempra, piu’ e’ lunga piu’ soddisfazione ti dara’ in discesa. Cosi’ e’ la bici, un saliscendi continuo! Grazie alla passione che ho per le lunghe distanze quest’anno mi sono posto un obiettivo arduo: partecipare alla UltrApuane Challenge: una competizione di Ultracycling non stop di 750 km e 16000k in self supported, il segreto per affrontare una gara di questo tipo e’ semplice,consapevolezza, non dormire, alimentarsi mentre pedali, saper gestire le proprie forze, il sonno, la concentrazione dato che bisogna rimanere in sella minimo 30/40 ore. Vado in bici da poco piu’ di 2 anni e mi alleno intensamente da 1 anno e mezzo, sedute di allenamento quotidiane e uscite nel fine settimana mai sotto i 300km e 4/5000k media 15 ore, (spesso in compagnia degli atleti della torretta) apparte questo rimango sempre un amatore con tutti i limiti che la nostra quotidianita’ ci implica, percio’ grandi sacrifici come tutti noi biker facciamo e grande passione… Detto questo non potevo certo mancare ad un appuntamento di Ultracycling proprio in casa nostra, tra la cornice meravigliosa delle Alpi Apuane, la mia palestra di allenamento preferita.

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Una prova molto impegnativa da portare a termine, cifre che non si toccano mai in allenamento ma l’esperienza si acquisisce soltanto ogni volta che si affrontano “sfide” del genere, una dopo l’altra si arricchisce il bagaglio delle proprie conoscenze interiori e dei propri limiti fisici, cosi’ si alza l’asticella… Qui si scopre che le gambe arrivano fino ad un certo punto, chiaro che ci devono essere, ma…. La testa e’ il propulsore fondamentale, e’ quella che deve essere allenata alla resistenza perche’ in essa sta la nostra riserva inesauribile di energia, quella che da un momento all’altro puo’ crollare, ma inaspettatamente puo’ sorprenderti e farti ripartire come un razzo quando meno te lo aspetti.

Il fatto di trovarsi in “competizione” con atleti spesso professionisti del panorama inaternazionale, veterani delle ultradistanze e degli sport di endurance crea una pressione maggiore, specie quando come me sei agli inizi di questa nuova avventura, ma rimane pur sempre una pressione sana fatta di stima reciproca e umilta’ perche’ in queste gare si e’ gia “vincitori” al momento dello start, tutto il resto deve essere un gioco, che puo’ essere a tratti sofferente o meno, ma sempre un gioco.

Il Percorso Challenge: molto impegnativo, disegna una ragnatela che si snoda tra il cuore delle alpi, si sposta verso il chianti risale l’appennino versante pistoiese passando per castelnuovo e allungandosi verso carrara per poi risalire dal passo del vestito, salite con percentuali sempre a due cifre, con un Sanpellegrino in Alpe all’inizio (dal versante piu’ duro) dopo aver fatto il cipollaio ed un secondo sempre da chiozza, alla fine della penultima tappa, per poi proseguire sul versante della lunigiana nella quarta tappa, purtroppo interrotta dai giudici di gara causa maltempo, raffiche di vento oltre 70 kmh e pioggia incessante hanno reso troppo rischioso il protrarsi della gara. Cosi’ il mio garmin si ferma a poco piu’ di 550 km e quasi 11000k con un tempo di pedalata di 28,30 ore. Come prima esperienza mi ritengo soddisfatto, non ostante una brutta caduta in discesa a forte velocita’ all’inizio della 3 tappa, che ha compromesso notevolmente le mie prestazioni, alla fine avevo sempre molte energie per poter affrontare l’ultima parte del percorso… ma non c’e’ problema le montagne non si spostano ci rifaremo il prossimo anno!

Un grazie di cuore alla mia family che mi permette di dedicare tempo prezioso ai lunghi allenamenti.

Un ringraziamento particolare a tutti gli AMICI BIKERS della TORRETTABIKE, che mi hanno supportato sia durante tutta la gara che nella seconda tappa notturna sulla salita del serra. Un grazie a tutta l’organizzazione Dell’ultrapuane per aver creato un evento di tale portata e visibilita’ tra gli splendidi paesaggi della lucchesia.

Siamo pronti a nuove sfide TORRETTA BIKE!

Emiliano Galli

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